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UGO BIANCO: LA PUBBLICITÀ IN MOSTRA.

Ugo, io e te ci conosciamo da vecchia data, ma presentati al pubblico di VICENZA.COM.

Mi chiamo Ugo Bianco e sono nato a Vicenza nel 1958. Di professione Direttore Artistico e pubblicitario. Diplomato in Grafica, Pubblicità e Fotografia, trascorro gli anni della formazione in Agenzie di pubblicità con il ruolo di visualizer e Junior Art Director.

Ho fondato e diretto per oltre 25 anni la mia realtà Studio Bianco Srl sviluppando corporate e brand identity per notissimi nomi nazionali. Già Presidente di Confcommercio Vicenza per la categoria Agenzie e Studi Pubblicitari, medaglia d’oro della CCIAA Vicenza (1995) per i risultati raggiunti nella professione. Dal 1990 al Duemila creo e sviluppo progetti di marketing turistico e territoriale. Nel 2017 sono stato curatore di “The Glasses Hype”, l’occhiale da ausilio medico ad accessorio fashion; 2018 curatore del “Vintage Eyewear Space” presso la fiera Mido a Milano e del restyling dello storico punto di ristoro dello stadio Menti a Vicenza.

Come esperto di marketing, immagine e comunicazione pubblicitaria, specializzato nella Company heritage di identità visiva e pubblicitaria, nel 2019 sono tra i selezionati per il progetto europeo “Interreg / Artistic” con l’obiettivo di considerare la pubblicità delle aziende venete un Intangible Cultural Heritage (ICH) e così recuperare le pubblicità storiche per nuovi progetti di racconto e comunicazione digitale legati al territorio regionale.

Di recente hai dato vita ad una bella iniziativa che celebra la pubblicità Made in Vicenza. Come ti è venuta l’idea?

Come sai, avendo a lungo collaborato su molti importanti progetti, e come si può leggere dalle note biografiche, sono molti anni che mi interfaccio con aziende private ed enti pubblici sempre con l’intento di essere un cuscinetto in grado di permettere il dialogo costruttivo a mondi per certi versi distantissimi ma che collaborando proficuamente possono liberare energie da spendere per attirare interesse anche turistico ma non solo verso il territorio.

Applico una teoria tipicamente USA dove la presentazione culturale e artistica diventa informazione “spettacolare”. Così ad esempio abbiamo sviluppato la Mostra itinerante “Live! Gli occhiali di Elton John“, o quella non meno interessante dei “Presepi” dove un presepe veniva realizzato in diretta davanti agli occhi dei visitatori da Maestri napoletani o per raccontare i giochi di inizio secolo feci nascere “Giocatolando” coinvolgendo tutto il territorio cadorino con una serie di sfide incociate tra i vari paesi rimettendo in vita giochi dimenticati.. voglio dirti che come è stato detto durante la presentazione di “Dire fare mostrare” questo è nel mio DNA.


Quali sono secondo te le pubblicità vicentine che hanno realmente fatto scuola?

Vicentine non è il termine corretto per catalogarle. Lanerossi, Marzotto e molte altre aziende erano già proiettate in una dimensione internazionale e attiravano i migliori cervelli creativi dell’epoca. Da queste esperienze anche aziende più piccole e locali hanno potuto ispirarsi per migliorare il livello della loro comunicazione, penso alla Boschetti, alla Recoaro, alla Rossi di Asiago, alla Carlotto e molte altre…

E tra i pubblicitari, chi secondo te (esclusi i presenti 🙂 ha inciso più di altri nel tessuto sociale vicentino?

Mi fai una domanda difficile perché ogni professionista deve essere valutato nel contesto anche economico in cui si è trovato ad operare. Qui sono passati i più grandi artisti e cartellonisti italiani e ricordo i vicentini immensi come Achille Beltrame e Otello De Maria poi in tempi più recenti Carlo Geminiani, Gabriele Rossi Molinari e il poliedrico Franco Chiani.

Franco Chiani, pubblicitario e artista (ph. Paola Rosa)

Particolarmente degno di nota (anche se è interista!) Giuliano Caratti che ha sempre mantenuto una potente carica creativa e uno stile rispettoso verso il prodotto da rappresentare.

Che importanza e ruolo ha la pubblicità nel percorso evolutivo di una città?

La gente non ci fa caso ma la pubblicità è uno dei “decori urbani” che ci accompagnano dai muri, ai mezzi pubblici e sbuca nei posti più impensati a volte in maniera invadente e in base alle inserzioni ci fa divertire o irritare comunque contribuendo ad una certa “ aria di casa”. Girando il mondo e osservando le pubblicità riesci a capire il livello culturale del posto: mi ha colpito in Canada a Toronto una serie immensa di pubblicità realizzate con aiuole fiorite, un tempo ne avevamo due proprio di fronte alla stazione, era un bel modo per accogliere il visitatore, un messaggio che va oltre alla semplice rappresentazione di un marchio aziendale.


Se dovessi dare un consiglio da pubblicitario alla tua città, cosa suggeriresti?

Da tempo cerco di suggerire alla Amministrazione di applicare le formule del marketing e della pubblicità al “prodotto Vicenza” come tu stesso hai fatto credo trent’anni fa con un bellissimo video in cui la nostra città era una bellissima donna bisognosa di mettersi davanti allo specchio per osservarsi e rendersi nuovamente attraente.


Detto che l’iniziativa “Dire, Fare, Mostrare” è a mio avviso spettacolare, cosa bolle in pentola? A che sviluppi stai pensando?

In genere mi piace utilizzare la pubblicità che in pochi secondi ti porta in un’ambiente e in periodo storico per raccontare le evoluzioni socio economiche di prodotti e territori utilizzando questa chiave di lettura per realizzare ricerche, libri e mostre anche digitali. Il fine di “Dire fare mostrare” è di creare un data base il più possibile completo e ricco di immagini per un applicativo informatico che stiamo realizzando da oltre tre anni e che ha come finalità di utilizzare la notorietà di un brand o di un imprenditore per attirare interesse e visite del cosiddetto “turista d’impresa” colui che ama andare all’origine di prodotti e produzioni per poi guidarlo verso i numerosi Musei d’impresa e gli Outlet interni delle aziende del territorio. In questo caso l’acquisto e la visita estesa anche al territorio che ospita l’azienda con le sue piccole peculiarità culturali ed enogastronomiche rendono la giornata vicentina del turista d’impresa un’esperienza forte e indimenticabile perché unica.

Grazie Ugo! La tua attività è fondamentale per mantenere una memoria storica di una materia che incide nel tessuto sociale molto più di quanto si possa immaginare... Alle prossime!

Ugo Bianco e Maurizio Sangineto

Maurizio Sangineto

Artista, Comunicatore, Naming Specialist. Ideatore di VICENZA.COM

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