
VICENZA.COM COMPIE VENT’ANNI E SI RINNOVA.
Vi racconto per la prima volta pubblicamente la storia e il back-stage di una delle più innovative “start up” italiane, di quando questa parola praticamente ancora non esisteva… La storia di VICENZA.COM.

Artista, Comunicatore, Naming Specialist.
Ideatore di VICENZA.COM
Come tutto ebbe inizio…
Era il 1999. Google era stato fondato solo un anno prima, ma era ancora sconosciuto, specie in Italia. Trip Advisor sarebbe nato l’anno successivo. Di Facebook, che sarebbe stato creato 5 anni dopo neanche l’ombra, così come di tutte le più diffuse app di oggi. I giornali erano quasi esclusivamente cartacei e non esistevano i blog. Neppure i portali tematici, oggi indispensabili, esistevano. Ebay e tutto il mondo degli annunci online sarebbero venuti ben 6 anni dopo. Non si prenotava online nulla.
Anche perchè quasi nessuno aveva ancora una connessione internet decente e addirittura pochissimi lavoravano con il computer (io per mia fortuna tra questi).
Per intenderci, era ancora l’epoca delle macchine per scrivere (!).
In questo contesto che oggi potrebbe apparire antidiluviano (e per certi versi lo era davvero), in una normalissima giornata lavorativa, passa a salutarmi un amico di vecchia data. Stefano Zanin, persona raffinata, colta e versatile, per l’occasione prestata alla vendita di servizi multimediali non ben identificati. In sostanza era uno dei primissimi venditori italiani di connessione a internet, per conto di una pionieristica azienda milanese di cui francamente non ricordo il nome.
Dopo essere stato edotto sull’importanza potenziale del servizio da lui rappresentato, iniziava a farsi spazio nella mia mente l’idea che forse valeva la pena di prendere in considerazione quanto mi veniva proposto. Di Stefano mi fidavo e avevo già letto vari articoli che preconizzavano l’avvento dell’era del web, anche se il tutto era ancora MOLTO nebuloso.
Decisi quindi di accettare e passammo alla fase pratica: prima connessione alla rete (lentissima all’epoca) e timidi tentativi di navigazione.
Tra le prime azioni che Stefano mi suggerì c’era quella di creare un sito per la mia attività, anche se tutto ciò che oggi sembra normalissimo, all’epoca era assolutamente vago. Cos’era infatti un “sito” esattamente? La risposta prevalente di allora era: “boh!”.
Assecondata comunque anche questa indicazione, il primo passo che Stefano suggeriva di fare era quello di registrare il mio dominio internet. Cosa basilare ancora oggi, ma allora non si sapeva cosa nemmeno cosa fosse un domain name e a cosa servisse. Quando ricercando il dominio corrispondente al mio nome d’arte (“SANGY”) lo trovò “libero”, e nella versione con il .com (a suo dire la più importante in assoluto), esultò letteralmente come avesse vinto alla lotteria…
A me che sembrava una cosa normalissima e in un certo senso dovuta, Stefano spiegò invece che con il mio stesso nome avrebbero potuto esserci decine di altri soggetti in giro per il mondo, magari in Giappone o Cina perchè il mio nome suonava vagamente orientale (eh sì perchè la globalizzazione non si sapeva cosa fosse). Essersi quindi accaparrati un dominio perfetto con il suffisso .com, di sole 5 lettere e con un senso importante per me, sarebbe stato un notevole vantaggio nel web.
Compresi in quel momento che nel mondo reale ci possono essere casi di omonimia, anche numericamente enormi.
Ma nel web, di un certo nome, con il .com ce n’è uno solo. E non si discute.
Prende forma l’idea di un “portale” cittadino… Ma cos’era?
Metabolizzata la registrazione del mio nome nel web, mi chiese se volevo registrare altri nomi, per sviluppare eventualmente altri siti connessi alla mia attività, anche futura.
La prima parola che mi venne in mente fu “Vicenza”, la mia città.
“Proviamo, ma sarà difficile che il dominio sia libero” mi disse. E infatti il dominio “vicenza.com” era già registrato da un paio di anni. Però non era usato ed era in vendita. Il proprietario, un italiano, chiedeva un bel po’ di soldi per rivenderlo. Io non capivo bene di cosa stessimo trattando, ma il mio istinto mi disse che andava acquisito. E così feci, dopo una lunga trattativa personale con il venditore.
In tutta sincerità non sapevo cosa ne avrei fatto, ma iniziava a delinearsi nella mia mente che ci avrei potuto creare un sito, o meglio, un “portale” (parolona che all’epoca faceva effetto ma priva di senso reale), dedicato alla mia città, con qualche servizio informativo da offrire al pubblico.
Il debutto… con il botto!
Dopo circa un anno di lavoro dietro le quinte, con un manipolo di tecnici pionieristici per l’epoca, il “portale di Vicenza” era pronto per debuttare. Ma volevo farlo in modo simbolicamente importante. Scelsi quindi una data, un luogo e una modalità altamente significativi: l’8 Settembre (festa patronale vicentina), nell’anno del nuovo millennio (il 2000) e in un luogo decisamente inusuale ma fondamentale nella storia e nella vita cittadina. Volevo dar vita ad una iniziativa mediatica senza precedenti. Chiesi infatti al Vescovo di allora, Pietro Nonis, uomo dalla mente fervidamente culturale, di poter divulgare la sua benedizione, per la prima volta nella storia della Chiesa, in diretta internet dal Santuario di Monte Berico.

Il mio obiettivo era infatti dimostrare come il web fosse innanzitutto un grande strumento di comunicazione e unione tra le persone, prima che di affari e commercio (come qualcuno già lo voleva impostare). Volevo anche dimostrare che il web poteva portare un messaggio/servizio, a chi fisicamente non poteva essere presente all’evento. Mi riferisco ai vicentini nel mondo, che per la prima volta nella storia poterono ricevere in diretta la benedizione del loro vescovo pur restando nelle loro nazioni lontane.
Fu un’impresa letteralmente improba, di cui nessuno oggi potrebbe neanche lontanamente immaginare le difficoltà tecniche e concettuali, ma fu anche un clamoroso successo mediatico. Ne parlarono i più importanti quotidiani italiani, come il Corriere della Sera e Repubblica. Guarda caso, qualche mese dopo, in occasione delle celebrazioni natalizie, Karol Wojtyla divulgò la benedizione di un Papa per la prima volta via internet…
Confesso, fu una bella soddisfazione, anche se pochi lo sanno.

Un sacco di servizi innovativi in anticipo sui tempi…
VICENZA.COM aveva già nel 2000 tutto ciò che poi sarebbe stato fatto, con più mezzi ovviamente, dai grandi portali internazionali. C’era la casella email per ogni iscritto, la card personale scaricabile online per ogni utente registrato, la chat online, la vetrina delle attività commerciali, gli annunci, un magazine con le notizie della città, il meteo online, il calendario eventi, la guida alla città e alla provincia, la card per gli sconti nei negozi, un forum e un sistema di sondaggi on line, un motore di ricerca interno, le cartoline elettroniche di Vicenza, un servizio di prenotazione alberghiera e di ristoranti, un antesignano servizio di vendita di prodotti vicentini online, la mappa di Vicenza e Provincia e molto altro.

Nel tempo arrivò la webcam interattiva su Piazza dei Signori, un’avveniristica sede fisica nel cuore di Vicenza, dapprima in Corso Palladio e poi in Piazza dei Signori e Piazza delle Erbe, nonchè molte altre iniziative, quasi sempre in largo anticipo sui tempi, come il sito ufficiale del Vicenza Calcio e il portale delle associazioni sportive vicentine.
Innumerevoli le conferenze e gli incontri pubblici, con personalità della cultura, dello sport, della politica e della vita cittadina.
VICENZA.COM non era solo un “portale”, ma un motore di relazioni dentro e fuori dal web.

Il tutto assolutamente gratuito per gli utenti e democratico più di quanto oggi lo siano oggi le più moderne piattaforme, perchè ognuno poteva caricare in autonomia le proprie notizie, creare i propri eventi, farsi la propria presentazione con un Minisito, avere degli sconti, prenotare un albergo o un ristorante…

Il primo portale cittadino italiano
VICENZA.COM è stato il primo portale cittadino italiano, con un modello editoriale ancora oggi non replicato e non raggiunto da nessuno nella sua globalità, nemmeno dalle piattaforme web delle più grandi metropoli del mondo. Le città nel web hanno al massimo un magazine locale, un servizio di prenotazione hotel e un calendario eventi. Stop.
Il resto è troppo impegnativo da gestire e nessuno ci si azzarda o l’ha ancora concepito.

L’unico “errore” di VICENZA.COM, se così si può definire, è stato quello di essere nato a Vicenza e non in California nella Silicon Valley. Infatti la carenza di mezzi economici non ne consentì quello sviluppo che sarebbe potuto scattare sicuramente in condizioni di contesto più favorevole.
Ma le cose vanno come devono andare e così fu.
VICENZA.COM non è diventato un fenomeno da quotazione in borsa, ma negli anni ha infatti continuato ad erogare gratuitamente tanti servizi utili, apprezzati da migliaia di vicentini, divenendo comunque un “brand ” di riferimento autorevole nel web e per Vicenza.

E così i vari servizi innovativi offerti dal portale sono stati via via offerti e rimpiazzati con maggiore efficienza dalle più famose piattaforme web internazionali… Google ha fatto tabula rasa dei servizi email e ricerca, Facebook si è preso la community e le pagine di presentazione, Ebay gli annunci, Groupon le offerte speciali, Booking le prenotazioni alberghiere, Amazon l’ecommerce, i giornali si sono riposizionati pesantemente sulla loro versione online e via di seguito.
2020. Tempo di rinnovamento
Oggi, preso atto del superamento oggettivo da parte di questi colossi in ogni servizio offerto dal portale, a vent’anni dalla sua prima pubblicazione, era inevitabile ripensarlo concettualmente.
E così ho fatto, considerandolo come sempre innanzitutto una mission personale nei confronti della mia città, che amo e a cui devo molto, più che una iniziativa imprenditoriale.

Ed ecco che oggi VICENZA.COM rinasce sotto una nuova veste, semplificata al massimo ma puntando ad un obiettivo forse ancora più ambizioso e stimolante: presentare nel web “il meglio” di Vicenza.
Un compito impegnativo, che mi sono assunto in prima persona, andando alla ricerca di quelle belle storie, a volte poco note, che però evidenziano l’innata attitudine per l’eccellenza di questa città sin dai secoli passati, a partire dal suo più celebre rappresentante: Andrea Palladio.

Storie di tanti vicentini che a vario titolo sono divenuti punti di riferimento internazionali nel loro settore dei quali sarà per me un onore portare la loro attività a conoscenza del grande pubblico.
La formula è quella del blog, immediata, snella e semplicissima.
Ma di classe e qualità, come piace a me.
Enjoy it!.
Maurizio Sangineto
